PostHeaderIcon Il Sambuco

Dolce corno d'abbondanza,


Nutrendo il tuo intero essere,


Metti radici nel cuore,


Raggiungi l'anima,


La tocchi con modestia.


Aiutaci a trovare il benefattore dentro di noi,


Che può nutrire e guarire gli altri


Attimgendo a una fonte perenne di felicità.



NOMI


Antico inglese: ellaerm- Anglosassone: ellen - Antico alto tedesco: holuntar, holantar - Brettone: skao- Gallese: ysgawen- Scozzese gaelico: droman- Gaelico: trom- Antico irlandese: ruis.



DESCRIZIONE FISICA


Il Sambuco raramente prende la forma di un albero, almeno che non sia vecchissimo, normalmente ha l'aspetto di un cespuglio.


E' dotato di foglie oblunghe con bordi leggermente seghettati, con rami leggeri e fiori profumati color crema, i quali formano grappoli e sbocciano all'incirca a giugno, mentre in autunno con la maturazione delle bacche scendono pesantemente.


Il Sambuco cresce un po' ovunque e si può trovare in giardini, lungo le sponde dei fiumi, in un bosco, pur chè sia abbastanza aperto, all'interno di siepi e addirittura nelle vicinanze di discariche, in quanto assieme all'ortica cresce nei terreni ricchi di azoto con lo scopo di riequilibrarlo.


Le radici si Sambuco inizialmente si espandono orizzontalmente, per poi radicarsi bene al terreno scendendo in profondità .



PROPRIETA' CURATIVE E SUOI UTILIZZI


Il Sambuco, con il Tiglio, è uno dei due alberi più importanti sotto l'aspetto curativo dell'Europa temperata.


Infatti, solo di queste due piante si utilizza ogni loro parte, fiori, bacche, foglie e radici.


In particolare le sue bacche sono un ottimo rimedio per le cure influenzali. Hanno un elevato contenuto vitaminico e proprietà antisettiche.


Le bacche, guarda caso, maturano proprio in autunno, poco prima dell'arrivo delle influenze e vanno assunte sotto forma di succo caldo con aggiunta di miele se si vuole addolcirlo.


Altro rimedio contro i raffreddori sono i suoi fiori, da assumere sottoforma di tisana grazie, alle loro proprietà sudorifere, febbrifughe e rilassanti.


Un utilizzo particolare del Sambuco deriva dalle sue foglie, in quanto hanno un odore particolarmente sgradevole per gli insetti, quindi può essere utilizzato come respingente strofinando un po' del loro succo sulla pelle.



IL SAMBUCO NELLE TRADIZIONI


Il sambuco è uno degli alberi più sacri e oggetto di devozione di tutto il mondo.


E' sempre stato associato alla dea in tutti e tre i suoi aspetti di vergine, madre e anziana.


Nel nord il Sambuco era chiamato Holun Tar, ovvero l'albero di Holla, dove Holla è la dea nel suo aspetto protettivo e curativo, mentre in Danimarca era chiamato Hollemoer, ovvero madre Sambuco.


Era considerato l'albero di protezione per eccellenza, motivo per cui veniva piantato in abbondanza intorno a case, fattorie e castelli e tra i celti vi era spesso l'usanza di incaricare un membro della famiglia per ogni generazione alla cura del Sambuco; questo perchè è considerato caro agli abitanti del Sidh.


Il Sambuco era soggetto di parecchie visite e offerte da parte degli abitanti; in Scozia venivano lasciati biscotti e latte sotto di esso, in Svezia del latte, i tedeschi pane e birra.


Era decisamente sconsigliato tagliare e bruciare il Sambuco in quanto questo gesto avrebbe adirato gli abitanti del Sidh, nonchè bruciare il Sambuco attira i demoni.


Il sambuco viene associato anche agli spiriti della terra, un vero e proprio collegamento col mondo sotterraneo, nonchè è considerato il guardiano della soglia dei morti; i frisoni addirittura avevano l'abitudine di seppellire i loro morti sotto alberi di Sambuco. Il suo legame con la morte è tale che molte sono le culture che tuttora utilizzano il Sambuco nelle cerimonie funebri, basti pensare alla tradizione tirolese che prevede una croce di legno di Sambuco da portare davanti alla bara in cerimonia e, inseguito, piantata sopra di essa.


A questo va aggiunto che, come guardiano della soglia, è guardiano anche del passaggio in direzione opposta, ovvero quello della nascita e della fertilità, qualità a cui è associato.



LO SPIRITO DEL SAMBUCO


Il legame che il Sambuco ha con la morte e la rinascita è riscontrabile in una credenza russa nella quale tutti i mali mortali del mondo erano identificate con nove o dodici vergini, a seconda dell'usanza, le quali attraversavano l'oceano per salire sulla montagna sacra dove vi erano i tre Sambuchi anziani, per aver conferma che tutti gli esseri viventi sotto il cielo fossero soggetti alla morte.


Quando un paese era minacciato da qualche epidemia le donne tracciavano con l'aratro un cerchio intorno al paese cantando la seguente canzone:


Attorno ai calderoni bollenti


ci sono i vecchi Sambuchi.


I vecchi Sambuchi cantano


cantano la vita, la morte


tutta la razza degli uomini.


I vecchi Sambuchi donano


lunga vita a tutto il mondo,


ma all'altro, la morte cattiva,


i vecchi Sambuchi comandano un viaggio lungo e lontano.


I vecchi Sambuchi promettono vita eterna


all'intera razza degli uomini.


La poesia sopra citata non poteva essere più esplicativa del reale spirito del Sambuco.


Infatti, così come esso è legato alla nascita, alla fertilità e protezione e alla morte, è manifestazione della triplice dea.